Moelleux au chocolat

Non ho la foto ma era stupendo: l’ho portato a cena da una mia amica che dice di non saper cucinare (ma io non ci credo molto, è solo che è un medico bravissimo e quando torna a casa non ha affatto voglia di mettersi a trafficare in cucina) dove non sapevo ci fosse anche un’altra amica che lavora in una pasticceria (conosciutissima a Roma).
Aspettavo a metterlo in rete di rifarlo (e ‘sta volta di fotografarlo), ma visto che l’allergologo mi ha detto che devo stare a pane e acqua per tre settimane e piano piano reinserire tutti gli alimenti tolti: di rimangiare un dolce del genere se ne riparla nel 2020 (sempre che nel 2012 il “moelleux” non diventi il pianeta Terra stesso).
La cottura è fondamentale altrimenti da un “moelleux au chocolat” passiamo ad una normalissima “Torta al cioccolato” (se così succedesse, per la colazione del giorno dopo è perfetta – femminile… il moelleux ha cambiato sesso). 

E’ anche un dolce senza farina e quindi consigliato anche ai celiaci (naturalmente tutti gli altri ingredienti devono essere ”consentiti”).
Non bisogna sottovalutare la cosa, basti pensare che nelle pasticcerie o gastronomie che fanno cibi per celiaci o ci sono 2 laboratori o si fa solo quello: non basta pulire bene un banco di lavoro o una teglia. Ci possono essere delle tracce i glutine. Un guaio.
Comunque, ecco la ricetta del MIO moelleux au chocolat:


200 g di cioccolato fondente

90 g di fecola di patate
70 g di farina di mandorle*
40 g di zucchero di canna (Demerara – quello chiaro a grana grossa) a velo**
5 uova
70 g di burro
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale 

Per accompagnare:

panna o yogurt greco+zucchero

Tirare fuori le uova dal frigorifero almeno 1 ora prima di cominciare (fosse di più meglio, devono essere a temperatura ambiente).
Rompere un uovo in una ciotolina e metterlo in una grande, poi l’altro, poi l’altro, poi l’altro e l’ultimo (è per controllare la freschezza e le bucce).
Ora, mettete lo zucchero (tranne un cucchiaio raso) e il pizzico di sale nella ciotola con le uova e fate 2 giri subito (se si lascia lo zucchero sulle uova intere queste si bruciano).
Montare con le fruste elettriche o con la planetaria se l’avete.
Intanto sciogliere a “bagno maria” o nel microonde il burro e il cioccolato avendoli fatti entrambe a pezzetti.
In un’altra ciotola setacciare la fecola, il lievito e aggiungere la farina di mandorle* e fare qualche giro in modo che si distribuiscano bene tra loro.
Quando il composto delle uova sarà diventato giallino chiaro e avrà raddoppiato il suo volume , unite il cioccolato/burro tiepido e mescolate con una frusta dal basso verso l’alto facendo girare la ciotola (in modo che si prenda il composto dappertutto). Una volta che il composto è uniforme unire anche le farine/lievito mescolando sempre allo stesso modo.
Versare il composto ottenuto in una teglia (26/28 cm) antiaderente ad anello removibile oliata/imburrata con un pennello da cucina (ne esistono in commercio di fantastici in silicone).
Infornare e cuocere a 170° per circa 25’??? (il dolce si alzerà tantissimo per poi riabbassarsi. Non vi preoccupate è normale).
Accompagnate o con della panna semimontata o con dello yogurt greco un po’ zuccherato.


N.B. Questo dolce deve venire abbastanza basso e deve avere un cuore “moelleux” appunto, non deve essere completamente liquido, ma neanche secco… un po’ bagnato, umido.

* Per una questione economica conviene farsi da soli la farina i mandorle (in più si possono tostare prima quindi viene più buona).

Prendere lo stesso peso di mandorle, metterle in un padellino (a secco) e tostarle per un paio di minuti. Farle raffreddare e metterle in un robot da cucina con il cucchiaio di zucchero messo da parte.
Frullare fino a che non sono ridotte ad una polvere fine.

** Per lo zucchero a velo di canna: mettere i 40 g di zucchero Demerara nel robot e far andare agitando l’apparecchio in modo che prenda questa quantità.
Meglio ancora viene con il macinacaffè.
Chi fosse pro-Bimby (io no!), lo fa veramente bene.